La solennità di Cristo Re ci invita a guardare a una regalità diversa da quella di questo mondo, a un “primo posto” che rappresenta una preminenza non in termini di onorificenze ma di servizio, a un governo esercitato attraverso l’arte di amare che contempla il sacrificio sul trono della croce.
Pilato messo di fronte a Gesù nella pagina evangelica, rappresenta l’infrangersi del potere secondo la logica umana, di fronte al disarmante potere dell’amore che si fa dono, dell’abbassamento che privilegia la sordina ai chiassosi applausi, delle umiliazioni di fronte al far valere sempre e solo il proprio “io” come criterio ermeneutico ultimo di interpretazione della realtà.
Che il Signore ci doni la grazia dell’umiltà per essere sempre meno noi stessi e più Lui. Santa solennità di Cristo Re.
