In questa XXV domenica il Signore si pone accanto a noi lungo la strada, e con somma discrezione continua ad illustrarci l’arduo cammino della carità cristiana fatto di amore e sacrificio. Se domenica scorsa Pietro ha rimproverato Gesù pretendendo di dirgli quale potesse essere il cammino per il Messia, oggi i discepoli sembrano talmente sordi all’annuncio della passione e così fortemente centrati sul proprio “Io”, che lungo la strada discutono su chi fosse il più grande tra loro.

Ancora una volta Gesù si trova a fare i conti con le avanzate pretese di grandezza dell’uomo, rispetto alla misura alta del suo amore che esige sacrificio, umiltà, nascondimento. Ed è per questo che pone al centro un bambino, per indicare l’urgenza di tornare a riappropriarci di sguardi, cuore, e pensieri puri, per tornare ogni giorno a farci piccoli, riacquisendo l’innocenza del cuore che non si preoccupa dei primi posti ma di ciò che davvero conta: amare e sentirsi amati, cercare e sentirsi cercati, tutto nella logica della gratuità.

Dobbiamo imparare come i piccoli a non pretendere nulla da Dio e dai fratelli, ad accogliere tutto come dono, a lasciarci portare dallo Spirito come un bambino si abbandonerebbe con fiducia nelle braccia della madre, senza troppe previsioni o calcoli. Che il Signore ci doni la grazia di riacquisire l’innocenza del cuore! Buona domenica e buona settimana a tutti.

Domenica 20 settembre 2015 - XXV Tempo Ordinario
Domenica 20 settembre 2015 – XXV Tempo Ordinario